Questa volta è finito nel sangue con l'uccisione di un giovane di 22 anni l'ennesimo accoltellamento nella città di Corigliano Rossano. A morire un giovane marocchino, Mohamed Saab. L'aggressione è avvenuta in via Carducci, diramazione della centralissima via Nazionale a Corigliano. In pratica sotto casa della vittima. Chi lo ha colpito con un fendente all’addome lo ha lasciato agonizzante lì per terra, dove è stato trovato dai carabinieri che hanno chiamato l'ambulanza per tentare di salvargli la vita. Il giovane però non ha superato l'intervento chirurgico a cui è stato sottoposto nell'ospedale Giannettasio di Rossano. È morto sotto i ferri perché lo squarcio all'addome aveva creato danni irreparabili. Diventa pesante, insostenibile , difficile da gestire la spirale di violenza che da diversi mesi ha avviluppato soprattutto l'area urbana ausonica di Corigliano Rossano. Le risse sono all'ordine del giorno. Scoppiano all'improvviso, soprattutto tra gruppi di cittadini extracomunitari. Quasi sempre dopo il ritorno dal lavoro nei campi i gruppi si fermano per strada, ci si incontra con quella frangia che mai si è integrata con la comunità locale, spesso dedicata all'alcol e allo spaccio. Ecco che si alzano i toni, arrivano gli spintoni finché non si arriva allo scontro fisico. Negli ultimi tempi escono fuori anche i coltelli e le lame iniziano a tagliare, ferire, a creare paura e disordini. Solo negli ultimi tre mesi si sono verificati più episodi con feriti, mentre l'apice si è raggiunto purtroppo nei giorni scorsi con la morte del ventiduenne, anche se le cause e le circostanze che hanno portato all’uccisione del giovane marocchino sono ancora tutte da chiarire. C'è infatti da dipanare una ingarbugliata matassa per comprendere se l’accoltellamento del giovane è maturato nell'ambito di una rissa tra più persone oppure se è stato un agguato per un regolamento di conti.