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Amministrative a Rende, prove “tecniche” di disgelo tra Principe e Iantorno

Previsto un incontro tra i due esponenti del centrosinistra. Italia del meridione invita a superare rancori e tatticismi e propende per la candidatura dell’ex sottosegretario di Stato

«Occorre mettere da parte le proprie personalità e trovare una sintesi, meglio sarebbe dire un valido accordo per vincere le elezioni e governare una città importante come Rende». Un vecchio addetto ai lavori, ieri mattina sorseggiando il caffè in uno dei bar frequentati della città, ha sostanzialmente sintetizzato l'attuale situazione politica. Il riferimento, più o meno velato, è rivolto a due ipotetici candidati che sono Sandro Principe e Pierpaolo Iantorno. Prima, amici ed alleati per contrastare la città unica. Oggi, paradossalmente, candidati l'uno contro l'altro. Almeno per una parte della coalizione e della competizione elettorale. Il primo, Principe, per l'ennesima volta – nel corso della decima riunione senza esito – ha detto ai suoi di non volersi candidare primus inter pares per via, anche, di delicate vicende extra politiche. Il secondo, Iantorno, ci crede ancora invece. E ieri sera ha convocato personalmente una nuova riunione «allargata ma non pubblica» all'hotel Majorana, a Quattromiglia, per capire se sussistono i presupposti di una sua candidatura “generazionale”, così definita, con tutti quelli che si richiamano ad una “rendesità” richiesta ed auspicata, soprattutto dai rendesi stessi, senza distinzione di appartenenza. Anzi, alla riunione pare abbiano partecipato esponenti e rappresentanti del centrosinistra e soggetti molto vicini agli ambienti del centrodestra. Ne sapremo di più nelle prossime ore, in attesa di un probabile incontro proprio tra Principe e Iantorno con “l'aiuto” di don Domenico, parroco molto attivo ed amico di entrambi. E gli altri? Idm, con Orlandino Greco, si è intanto smarcato dalle precedenti posizioni. «È tempo di agire e di lavorare a un programma di reale alternativa, per le prossime elezioni comunali a Rende. La classe dirigente di Italia del Meridione, me compreso, ha spinto e auspicato la candidatura di Sandro Principe a Sindaco. Una figura autorevole che certamente avrebbe rappresentato e rappresenta la soluzione migliore e in linea con le aspettative della pubblica opinione rendese, che di fronte all'inerzia amministrativa degli ultimi anni, che ha fatto fare alla Città tanti passi indietro, chiede a gran voce un netto e deciso cambio di rotta per farla ritornare agli antichi splendori. Prendiamo però atto che per motivi poco comprensibili si sta ancora indugiando nella scelta. La gente non capisce né i tatticismi e né i vecchi rituali della politica. I dirigenti del partito rendese, volendo dare il proprio contributo in questa direzione e pur continuando a mantenere un dialogo con tutti gli attuali compagni di viaggio, non sono più disponibili ad assecondare, con la loro presenza attiva, ritardi e tira e molla che rischiano peraltro di offrire una immagine distorta e non positiva della costituenda coalizione». Per questo motivo, nei giorni che verranno, Idm si attiverà per «verificare la disponibilità di tanti altri, singoli, Partiti o Movimenti, che vorranno impegnarsi a fornire il proprio contributo per Rende e per la sua crescita».

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