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Castrovillari, quel giallo sulla nomina del presidente del Parco

Unico candidato l’ex sindaco di Terranova da Sibari. L’area protetta da due anni è senza una guida

Il Parco del Pollino

È inchiodata sul “nulla di fatto” la querelle della presidenza dell'Ente Parco Nazionale del Pollino. Allo stato tutti i partiti politici si voltano stranamente dall'altra e, dopo due anni di attesa, ci sarebbe la sola opzione che riguarda l'ex sindaco di Terranova, Luigi Lirangi. Il nominativo dell'esponente di Fratelli d'Italia è stato fatto qualche mese fa a Mormanno. E questo nel corso di una assemblea pubblica. Ma concretamente non si è proceduto ad alcuna nomina. E questo nonostante un nutrito numero di curriculum presenti presso il Ministero dell'Ambiente. Sullo sfondo ci sarebbe stato anche il rifiuto di un esponente di Forza Italia del Territorio Ionico. Il classico passo indietro che non lascia intravedere nulla di positivo in ordine ad un incarico nevralgico, importante per il territorio e per lo sviluppo di tutta una serie di azioni, in particolare quelle turistiche, sicuramente in via di sviluppo in buona parte dell'area calabro lucana del Pollino. Va da sé che il “giallo nomina” si riflette soprattutto sul destino della Centrale del Mercure: il Governo ha deciso di impugnare l’articolo 14 della legge regionale numero 36/2024 (c.d norma Laghi) che prevede il divieto di realizzazione di impianti a biomasse nei parchi nazionali e regionali con una potenza superiore a 10 MW termici. Se da un lato le associazioni ambientaliste non mollano la presa, dall'altro canto c'è anche il centrosinistra calabrese che protegge l'indotto dell'impianto industriale presente dagli anni Cinquanta. Sulle questioni – va detto – è stranamente calato una sorta di silenzio ad oltranza, tanto che tutte le questioni restano nelle funzioni di garanzia del vice presidente facente funzione. Allo stato diventa di estrema necessità l'individuazione di tale importante figura per tornare ad avere, in tutta l'area del Pollino, una direzione ed una rappresentanza chiara. Una figura di garanzia che possa portare nuova programmazione e reazione immediata nelle emergenze senza perdere altro tempo o rinviare le decisioni in un contesto che diventa estremamente complesso. Recentemente le stesse guide del Parco hanno fatto cenno alla necessità di verificare attentamente i piani taglio, il rimboschimento e tutta una serie di problematiche, molte legate alla viabilità di accesso alle aree di pregio e allo smaltimento dei rifiuti, che diventano rilevanti assieme ai pieni antincendio di aree protette, soprattutto il versante calabrese, che abbisognano di verifiche e controlli diuturni.

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