
Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, rende noto, di aver rivolto un appello e personalmente interessato il Sottosegretario agli Interni, Wanda Ferro, della drammatica vicenda delle quattro donne camerunensi (due giovanissime madri con le loro rispettive bambine, una di 1 anno e mezzo e l’altra di appena 2 mesi e mezzo) che sono ancora bloccate in Libia dopo essere state prima imprigionate (perché non avevano i soldi per pagare il riscatto, preteso dai loro carcerieri) e poi da qualche giorno liberate, mentre i loro mariti, con altri due figlioletti, sono, dal novembre dello scorso anno, ospitati ad Acquaformosa, accolti nell’ambito di un progetto di accoglienza, promosso dall’Associazione “don Vincenzo Matrangolo”, presieduta di Giovanni Manoccio, ex sindaco del piccolo centro abresche”. Nei giorni scorsi Manoccio e Corbelli avevano lanciato un appello per la scarcerazione di queste quattro donne. “Nei giorni scorsi abbiamo avuto la prima, bella importante notizia della loro liberazione, informazione che hanno avuto i loro mariti, parlando con le loro consorti, per pochissimo tempo, come mi ha subito comunicato Manoccio. Non si conoscono le modalità della liberazione. Si sa solo che le quattro donne, più una loro cognata, incinta, sono ospitate, dal momento della scarcerazione, in un appartamento in Libia che dovrebbero e vorrebbero però ora lasciare. Per questo adesso occorre intervenire e fare arrivare subito queste due giovanissime madri e le loro due bambine ad Acquaformosa, dalle loro famiglie. Occorre che l’UNHCR, l’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati, li inserisca nelle liste di evacuazione dalla Libia. Ed è a loro, a questo organismo delle Nazioni Unite, che abbiamo rivolto, nei giorni scorsi, un accorato appello perché si possa al più presto procedere con questo adempimento e consentire così a queste donne di arrivare regolarmente in Calabria. Ma non è un’operazione semplice perché sono molti i migranti che aspettano in Libia di poter avere il visto per poter lasciare il Paese africano e raggiungere l’Italia e altre destinazioni europee”.
“Nei giorni scorsi, conclude Corbelli, ho interessato di questa vicenda anche il sottosegretario Ferro, che mi ha fatto sapere che chiederà informazioni per capire quello che si potrà fare! Confido in un suo autorevole e risolutivo intervento”.
Caricamento commenti
Commenta la notizia