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Botte all'inviato di “Striscia” Michele Macrì: è andato a Cetraro dopo la concessione dei domiciliari a Muto

Striscia la notizia con Michele Macrì è andata a Cetraro. Dopo che lo storico capo ‘ndrina Franco Muto, condannato a 20 anni di reclusione nel processo antimafia “Frontiera”, è tornato a scontare i restanti dieci anni della pena agli arresti domiciliari, l’inviato del tg satirico si è recato nel paese cosentino con il suo “metro anti ‘ndrangheta” per capire se i cetraresi prendono le distanze dalla mafia.

Se alcuni abitanti si dissociano pubblicamente dalla ‘ndrangheta, altri – invece – negano addirittura la sua esistenza («È fantasia che si inventano i politici e i carabinieri») e cacciano in malo modo l’inviato di Striscia. Tra questi, Macrì incontra anche un uomo di Foggia in vacanza a Cetraro che, dopo aver affermato di non sapere cosa sia la ‘ndrangheta, prima cerca di allontanare l’inviato con minacce («O te ne vai o ti spacco la faccia») e poi lo aggredisce con schiaffi e spintoni.

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