
Riflessione e dolore avvolgeranno quanti prenderanno parte stasera, alle 19, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie (Frati Cappuccini) ad un “Momento di preghiera in ricordo di Serafino Congi”. A distanza di due mesi, da quel funesto 4 gennaio, San Giovanni si appresta a pregare per l’anima di Serafino. Fu e rimane una tragedia. Un caso drammatico. Il fato! Perché rimane il dubbio “... se Serafino fosse stato colto dal malore che se l’è portato via in un altro posto dove non avrebbe atteso 3 ore nel Pronto soccorso, chissà poteva essere salvato?”.
Questo il tanto triste quanto doloroso interrogativo - connesso al “tempo-dipendenza” - su cui si aggroviglia la disgrazia che ha inginocchiato l’intera San Giovanni.
Tanto che 3 giorni dopo il decesso, alla fiaccolata silenziosa, per come pure confermato da autorevoli fonti della Questura di Cosenza, presero parte almeno 8200 persone. Un pianto infinito. La cui eco s’è estesa e persisté ancora non solo in diverse città del nord Italia, ma anche in svariati Paesi d’Europa e delle Americhe, tutti con un limpido lenzuolo bianco davanti ad ogni gruppo o corteo con la scritta “Siamo tutti Serafino”.

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