Cosenza

Mercoledì 12 Marzo 2025

Incendi lungo la costa cosentina tra Paola e Tortora, a marzo è già emergenza

Fiamme d’inferno negli ultimi giorni, il litorale costiero cosentino è tornato a fare i conti con il fuoco. Tra Paola e Tortora, le fiamme hanno distrutto ettari di vegetazione, minacciando abitazioni, strutture alberghiere e compromettendo l’equilibrio ambientale di un territorio già fragile. Un fenomeno che, sebbene solitamente più frequente nei mesi estivi, si sta manifestando con anticipo, evidenziando l’assenza di un adeguato sistema di prevenzione e controllo. Ogni anno, vaste aree boschive del litorale cosentino vengono ridotte in cenere da mani criminali. Le lingue di fuoco che si sono propagate nei giorni scorsi a Paola e Tortora hanno messo a rischio non solo il patrimonio naturale ma anche le vite umane, richiedendo l’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco per evitare il peggio. A Paola, il rogo ha colpito una collinetta nei pressi di strutture alberghiere lungo la Statale 18, al confine con Fuscaldo. La vegetazione è stata completamente distrutta, lasciando un paesaggio spettrale. A Tortora, invece, le fiamme si sono propagate nella parte alta di località Rosaneto, arrivando fino alla Valle del fiume Noce. Solo l’intervento immediato delle squadre di emergenza ha evitato che il fuoco raggiungesse le abitazioni. Oltre al problema degli incendi, la Calabria deve affrontare una crisi nel settore della sorveglianza forestale. Un tempo, i forestali erano una presenza capillare sul territorio, un vero e proprio esercito che monitorava e proteggeva le montagne. Oggi, però, il loro numero è drasticamente ridotto: dai circa 23mila operatori di qualche decennio fa, si è passati a soli 3mila, con un trend in continua diminuzione. Ogni anno, circa 300 forestali vanno in pensione senza essere rimpiazzati, lasciando il territorio sempre più esposto al rischio di incendi dolosi e tagli indiscriminati di alberi, spesso abusivi.

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