Fiera di San Giuseppe, pasti caldi offerti dalle associazioni cosentine

Mentre la città si prepara alla tradizionale Fiera di San Giuseppe, tredici associazioni del territorio uniscono le forze per lanciare un’iniziativa di solidarietà che punta a trasformare l’evento in un momento di accoglienza e condivisione. Dal 15 al 19 marzo, in concomitanza con la storica manifestazione, prenderà il via “Cena in Fiera”, un progetto che offre un piatto caldo, un dolce e un momento di convivialità a chi arriva in città per lavorare tra bancarelle e stand. Le associazioni coinvolte – tra cui Agesci-Zona Terre dei Bruzi, Anteas, Auser Cosenza, Azione Cattolica, Banco Alimentare, Caritas Diocesana, Radio Ciroma, Fondazione Lilli Funaro, Istituto Buddista Soka Gakkai, Migrantes diocesana, Moci, l'Arte in corso APS e Stella Cometa – hanno deciso di invertire la narrazione dominante, fatta di esclusione e isolamento, per ribadire che Cosenza è una città accogliente e solidale. «È importante promuovere iniziative come queste», sottolineano all’unisono i rappresentanti delle associazioni. «Per noi la città è luogo di incontro e solidarietà, accoglienza e cura delle relazioni. Lo facciamo ogni giorno, e vogliamo continuare a farlo nei giorni della Fiera». «La Fiera di San Giuseppe non è solo commercio, ma un momento di incontro tra culture diverse. Con 'Cena in Fiera' vogliamo che chi viene a lavorare a Cosenza si senta accolto e parte della nostra comunità» – ha spiegato Maria Pia Funaro della Fondazione Lilli. «Abbiamo stimato di preparare circa 500 pacchi al giorno, un numero significativo che tiene conto non solo degli ambulanti regolari, ma anche di chi dorme per strada e non ha un’organizzazione precisa» – ha aggiunto. «Saranno cinque giorni di convivenza e coinvolgimento, non solo delle associazioni, ma di tutta la cittadinanza. Crediamo che il messaggio che può partire da Cosenza sia non solo di accoglienza, ma di solidarietà diffusa, una caratteristica che la nostra città ha sempre saputo manifestare». Francesco Sacco di Azione Cattolica ha sottolineato il valore educativo dell’iniziativa: «Ormai non si tratta più di un semplice servizio, ma di un’opportunità per allenarci a uno stile di vita basato su accoglienza, solidarietà e prossimità. Speriamo che il coinvolgimento di adolescenti, giovani e adulti non si limiti a un’iniziativa sporadica, ma diventi un linguaggio da adottare nella quotidianità». Azione Cattolica conta di coinvolgere circa 150 volontari tra adolescenti, giovani e adulti, che si occuperanno dell’impacchettamento dei pasti, preparati dai più anziani, e della loro distribuzione. L’iniziativa prevede diverse modalità di partecipazione per i cittadini: si può contribuire aiutando a servire un pasto caldo, donando cibo o dando una mano nella preparazione. È stato lanciato anche un appello agli esercizi commerciali affinché donino cibo fresco come pane e dolci, un invito che molti hanno già accolto. Il servizio di preparazione pacchi e cucina si svolgerà presso le sedi del Moci e della Stella Cometa dalle ore 16 in poi. La distribuzione dei pasti avverrà in tre punti strategici: parcheggio Conad sopraelevata, Eurospin viale Mancini e rotonda finale di viale Mancini. Chi volesse portare la spesa solidale potrà farlo dalle 8 alle 18 direttamente al Moci e presso l'Auser di Via Milelli.