Cosenza

Martedì 01 Aprile 2025

Dieci ettari di bosco trasformati in deserto a Rende: quattro denunce e sanzioni per 490 mila euro

Sotto sequestro dieci ettari di boschi nella località San Biase-Serra di Volpe, nel Comune di Rende. L'operazione si è resa necessaria a seguito della scoperta di un'estirpazione non autorizzata che ha interessato sette ettari di bosco, in violazione della normativa paesaggistico-ambientale. Quattro persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Cosenza per illeciti in materia ambientale e distruzione di bellezze naturali protette. L’intervento è avvenuto nell’ambito di un controllo condotto dai militari, che hanno sorpreso due operai intenti a procedere all’estirpazione del bosco. Uno dei due, alla guida di un trattore cingolato, stava spingendo numerose ceppaie di alberi di Roverella in una scarpata, al fine di occultarle, mentre l’altro, armato di motosega, stava abbattendo ulteriori alberi per poi procedere alla rimozione delle ceppaie. L’area, in passato caratterizzata da un rigoglioso bosco ad alta biodiversità, era stata completamente dissodata e livellata con l’ausilio di una trattrice cingolata e un escavatore, successivamente posti sotto sequestro. Sul posto è giunto anche il responsabile dei lavori, il quale non era in possesso di alcuna autorizzazione per gli interventi già effettuati su un’ampia porzione del terreno. Dopo un'attenta analisi, i militari hanno rilevato il perimetro dell’area disboscata, accertando che la trasformazione d’uso del suolo ha interessato una superficie di 70.000 metri quadri. Il controllo ha confermato l’assenza delle necessarie autorizzazioni per i lavori eseguiti. A seguito di tali verifiche, il proprietario del terreno, il committente dei lavori e i due operai sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Cosenza per violazioni delle normative paesaggistico-ambientali, nonché per il reato di distruzione e deturpamento di bellezze naturali sottoposte a speciale protezione. Oltre ai profili penali, sono state riscontrate anche violazioni di natura amministrativa, in particolare alla Legge Forestale della Regione Calabria, con un ammontare delle sanzioni pari a 490.000 euro.

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