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Falsi braccianti agricoli a Corigliano Rossano. Nessuna truffa all’Inps: prosciolti 92 indagati

Due imprenditori erano stati accusati di aver procurato circa 400 mila euro di danni erariali

Assolti per non aver commesso il fatto. Dopo quasi tre anni il gip del tribunale di Castrovillari, Biagio Politano, mette la parola fine alla vicenda di un centinaio soggetti ritenuti falsi braccianti agricoli e accusati del reato di truffa ai danni dell’Inps. Si tratta di ben 92 persone, tutte del territorio della Sibaritide e in particolare di Corigliano Rossano, finiti nelle maglie dei controlli della Guardia di Finanza che nel 2022 che aveva individuato un presunto raggiro all’Inps da parte di due soggetti che avrebbero formalizzato l’inizio di un’attività agricola finalizzata all’assunzione di dipendenti.
La domanda era stata rigettata per l’esiguità dei terreni dichiarati e la ditta era stata trasferita dalla provincia di Cosenza a quella di Matera.

Secondo l’accusa quei terreni presi in affitto erano rimasti incolti senza corrispondere ai proprietari le somme pattuite. Inoltre, i braccianti assunti non avrebbero mai lavorato, ma avrebbero presentato certificati per ottenere le indennità di malattia e disoccupazione arrecando un danno importante alle casse dell’erario.
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