Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La Diocesi Rossano-Cariati sempre più vicina a chi soffre

Avviata la realizzazione di una serie di “opere-segno” per il Giubileo della Speranza. Monsignor Maurizio Aloise ha risposto all’appello lanciato da Papa Francesco

“Opere-segno” per rispondere in maniera concreta alle necessità dei più vulnerabili. È quanto ha realizzato in occasione del Giubileo della Speranza l’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, guidata dall’arcivescovo mons. Maurizio Aloise. Ogni opera segno vuole essere una risposta al richiamo di Papa Francesco, che invita le comunità cristiane ad essere “ospedali da campo”, capaci di curare le ferite della società. È di gennaio l’annuncio dell’apertura della Casa di accoglienza per detenuti e famiglie intitolata a “San Giuseppe Cafasso” che nasce per rispondere alle necessità delle persone provenienti dal sistema carcerario, offrendo supporto sia durante la detenzione, che al momento della liberazione, specialmente per chi non ha una famiglia di riferimento.

Situata nell’ex casa canonica della chiesa di S. Maria della Pace nel centro storico di Rossano. La casa promuove il reintegro sociale dei detenuti attraverso incontri con i familiari e attività di accoglienza. Il progetto mira anche a cambiare la mentalità del territorio verso la realtà carceraria, spesso segnata da pregiudizi. La gestione è affidata ai volontari del gruppo “Effatà”, che sono formati per offrire supporto con amore e dedizione collaborando con la cappellania del carcere.
L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia