Non si chiude il sipario della discarica di Campolescia. In campo, e questo ormai da diversi anni, c'è soprattutto l'impegno del Comune di Castrovillari, dell'assessorato competente, di vari organismi e, tra questi, anche il percorso burocratico avviato presso la Regione, Ente chiave in tutta la vicenda. Tanto l'impegno, tanti gli incontri, tante le documentazioni proposte, però non si vede la tombatura dell'impianto e la partenza dei lavori necessari alla costruzione di un parco fotovoltaico che sia capace di ritrasformare il sito in una risorsa per la comunità castrovillarese. Difficile anche chiedere quale sia l'impegno dei partiti politici presenti sul territorio e quelli in Consiglio comunale, ormai assorbiti in una doppia campagna elettorale, quella regionale e quella amministrativa, che rileva un altro tipo di convincimento per i cittadini. Va da sé che un po' tutti sembrano annichiliti difronte al percorso di risanamento che non può più attendere, e questo non solo per il percolato prodotto o per le somme necessarie al corretto mantenimento dell'impianto industriale. Il sito venne chiuso perché alla fine del suo esercizio. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale