
Il pluriomicida. Francesco Passalacqua, 55 anni, originario del Cosentino, è l’unico serial killer calabrese dell’ultimo secolo e sta scontando una condanna a 5 anni di reclusione nel carcere della “Dozza” a Bologna.
L’accusa? Aver aggredito e ferito, a Tolè, nelle campagne del capoluogo emiliano, un incolpevole agricoltore intento a svolgere il proprio quotidiano lavoro. Il calabrese era in Emilia ospite di una comunità religiosa dopo aver scontato vent’anni di carcere per tre omicidi compiuti in sequenza nell’area dell’Alto Tirreno Cosentino. Passalacqua, infatti, nonostante la condanna definitiva all’ergastolo, godeva della libertà vigilata ed aveva trovato una saltuaria occupazione in ambito agricolo.
Il quattro gennaio del 2024 è uscito in bicicletta dal luogo di residenza e, dopo pochi chilometri, s’è avventato sulla vittima. È riuscito solo a ferirla per via della vibrante reazione opposta dall'aggredito. L’omicida seriale è stato nei giorni seguenti arrestato dai carabinieri del generale Ettore Bramato, alto ufficiale con una significativa esperienza professionale fatta anche nella nostra regione.
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