L'obiettivo del terrorista arrestato a Cosenza era "massacrare gli infedeli": "Non vi perdoneremo, verrete impiccati"
Il suo obiettivo era punire gli infedeli. Nel decreto di fermo, gli inquirenti delinenano il profilo psicologico di Halmi Ben Hahmoud Mselmi, il tunisino arrestato a Cosenza per terrorismo. Il 28enne, intercettato dagli investigatori, ha più ribadito la sua intenzione di ammazzare gli infedeli, sottolineando che prima o poi avrebbe portato a compimento i suoi propositi, particolarmente cruenti. «Voi siete gli infedeli e se Dio vuole ce la possiamo fare e vedrete cosa possiamo fare... non vi perdoneremo, verrete massacrati, strangolati e impiccati, non vedrete la pace». Sono alcune delle frasi captate in un monologo che il tunisino faceva da solo il 25 gennaio del 2024. Il giovane è considerato uno jihadista appartenente all’Isis con il ruolo di organizzatore. Le attività svolte sono state documentate attraverso l’acquisizione di file inneggianti la Jihad, di filmati su attentati e scene di guerra rivendicati dall’Isis. Sono stati inoltre acquisiti documenti illustrativi della preparazione di armi ed esplosivi, delle modalità con cui raggiungere luoghi di combattimento e come trasmettere in rete messaggi criptati. Da alcune conversazioni è anche emerso l’odio del tunisino nei confronti del mondo occidentale. E in un’occasione era adirato contro i «bastardi della questura», facendo riferimento allo stato dalla pratica di permesso di soggiorno che all’epoca non si era perfezionata, palesando un particolare odio verso «tutto il mondo» e aggredì verbalmente una donna che aveva, a suo dire, messo in dubbio la sua fedeltà al mondo islamico.