L’imprenditore vessato. Costretto a versare stabilmente somme di denaro con tassi usurari da capogiro. I debiti accumulati negli anni hanno raggiunto cifre stratosferiche e i passaggi sono ricostruiti nel decreto di fermo firmato dal procuratore capo di Paola, Domenico Fiordalisi e dal pubblico ministero Luca Natalucci.
In manette sono finiti Franco Pinto, 66 anni, personaggio noto alle forze dell’ordine e fino a ieri in detenzione domiciliare per ragioni di salute per scontare una condanna definitiva a 1 anno e 8 mesi di reclusione; e la moglie, Cinzia Maritato, 53, rinchiusa nel carcere di Castrovillari. Contro gl’indagati, arrestati dalla Guardia di finanza le dichiarazioni rese dalla vittima entrata in contatto con Pinto nel lontano 1998. Da un iniziale prestito di 10 milioni di lire, il capitale da restituire è cresciuto nei primi anni duemila a 21mila euro passando poi a 45.000 raggiungendo infine la somma complessiva di 100.000 nel novembre 2024. Gli interessi applicati al prestito privato hanno raggiunto una quota impensabile: 15.000 euro mensili a partire dal 30 giugno dello scorso anno.
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