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Cetraro, sott’inchiesta per usura. Pinto e Maritato restano in carcere

Il Gip del tribunale di Paola non ha confermato il fermo ma ha disposto la massima misura cautelare. I due secondo le accuse per quasi trent’anni avrebbero tenuto sotto scacco un imprenditore

Il tribunale di Paola

Il Gip del Tribunale di Paola Carla D’Acunzo non ha convalidato il fermo ma ha tuttavia emesso provvedimento che dispone la custodia cautelare in carcere per Franco Pinto e Cinzia Maritato, la coppia di presunti usurari di Cetraro. I due avrebbero messo per quasi trent’anni sotto scacco un imprenditore. È stata quindi accolta la richiesta della Procura di Paola guidata dal capo dei pm, Domenico Fiordalisi. I fermi ricordiamo che sono stati operati su delega della Procura dalla Guardia di Finanza di Cetraro. I due sono difesi dagli avvocati Giuseppe Bruno e Rossana Cribari. A finire nei guai Franco Pinto, 66 anni, e Cinzia Maritato 63 anni.

Marito e moglie in concorso tra loro si sarebbero fatti promettere prima e consegnare poi dal titolare di una ditta che offre attività di intrattenimento e spettacolo in corrispettivo di un prestito iniziale di lire 10 milioni – aumentato nei primi degli anni duemila a 21.500 euro, ammontante pochi anni dopo a 45mila euro, per finire alla somma di 100mila euro complessivi nel novembre 2024 – interessi usurari mensili che raggiungevano anche il 20% del capitale ogni mese.
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