Cosenza

Sabato 24 Maggio 2025

Incandidabilità Manna, la Corte di Appello dà ragione all'’ex sindaco di Rende: “Commissariamento? Stabilità la mia estraneità”

Con la recente sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro, si chiude un capitolo giudiziario che ha visto coinvolto l’ex sindaco di Rende Marcello Manna, dichiarato non incandidabile. Il ricorso avanzato dal Ministero dell’Interno è stato respinto, con il riconoscimento delle spese processuali a carico del dicastero. A rappresentare Manna in giudizio è stato l’avvocato Giuseppe Carratelli, mentre lo stesso ex sindaco ha affidato a parole dure il suo commento sull’esito della vicenda, definendo la sentenza come una riaffermazione della verità a fronte di una narrazione “distorta”, sostenuta – secondo lui – da una parte della politica in sintonia con l’apparato giudiziario. Nel suo intervento, Manna non ha risparmiato critiche a chi avrebbe contribuito a una “crisi profonda” della città, accusando l’ambiente politico di aver mantenuto un silenzio colpevole. Ha parlato di “accanimento giudiziario” e di un disegno preciso, volto a colpire una gestione amministrativa che – sostiene – si è sempre contraddistinta per trasparenza e autonomia. Secondo l’ex primo cittadino, la sentenza stabilisce chiaramente che non vi è alcuna responsabilità personale nei fatti che hanno condotto allo scioglimento del consiglio comunale, decisione che definisce di natura politica, e non giudiziaria. Manna ha inoltre denunciato un clima politico viziato da attacchi mirati, facendo riferimento alla pubblicazione di liste di “impresentabili” e ad articoli stampa usciti in momenti strategici. Ha però ribadito la sua fiducia nella giustizia, affermando che sarà la Magistratura a far emergere la verità e che, alla fine, saranno i cittadini – e solo loro – a giudicare le scelte e l’operato dei propri amministratori.

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