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Corigliano Rossano, colta da malore muore in solitudine e nell’indigenza

Gara di solidarietà per dare degna sepoltura a una bracciante agricola originaria della Romania Le esequie saranno finanziate dal Comune. Si erano fatti avanti, onlus, Caritas, sindacati e privati

Morire da soli senza avere i mezzi per una degna sepoltura a conclusione di una vita fatta di privazioni e sofferenze. È questa la storia di una dei tanti “dimenticati”, che svaniscono dalla memoria collettiva, inghiottiti dalla nebbia dei tanti che sbarcano in questo territorio in cerca di una vita migliore.

Questa, in particolare, è la storia di una bracciante agricola di nazionalità rumena che abitava in località Fabrizio nell'area urbana di Corigliano. È morta ieri mattina, da sola, nel letto di quella che era la sua “casa”, il suo rifugio fatto di poche cose e sprovvisto anche di servizi essenziali come quello della corrente elettrica.

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