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Operaio morto sull’A2. Responsabilità al vaglio della Procura di Cosenza

Acquisiti i documenti del cantiere in cui lavorava il lametino Salvatore Cugnetto, s’indaga per il reato di omicidio colposo

Si concentrano su dinamiche e responsabilità le indagini avviate sulla morte di Salvatore Cugnetto, l’operaio lametino di 55 anni rimasto ucciso giovedì mattina mentre lavorava nel cantiere del viadotto autostradale Friddizza, al km 265+888 dell’A2, in territorio di Dipignano, tra gli svincoli di Cosenza e Rogliano. La Procura di Cosenza ha aperto un fascicolo per l’accertamento di eventuali responsabilità, ipotizzando il reato di omicidio colposo. Gli investigatori stanno acquisendo documenti tecnici e organizzativi relativi al cantiere, incluso il piano di sicurezza e le schede sull’utilizzo delle attrezzature.
La realizzazione dell’infrastruttura interessata ai lavori risale alla seconda metà degli anni Sessanta: agli esiti dei rilevamenti eseguiti sullo stato dell’opera mediante l’applicazione di tecnologia Laser Scanner erano emersi problemi tali da richiedere interventi urgenti di risanamento strutturale e messa in sicurezza antisismica.
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