Il procuratore capo Alessandro D’Alessio su Corigliano Rossano: «Meno feste e più video sorveglianza»
Una città messa a ferro e fuoco, nella quale si è arrivati a sparare ad altezza d’uomo, e i mezzi continuano a bruciare in notti infinite di sirene e terrore. Nella notte tra lunedì e ieri un'altra vettura è andata a fuoco: un mezzo di una ditta privata di autospurgo. A meno di 24 ore dalla sparatoria che ha seminato il panico sul lungomare di Sant’Angelo, a Corigliano Rossano è dunque andata in scena un'altra notte di follia. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale