
L’ultima vittima. La lista delle giovani vite spezzate sulla statale 106 si allunga tragicamente. All’alba di ieri un ragazzo di soli 17 anni, Gaetano Ruffo, di Corigliano Rossano, ha perso la vita in un tragico incidente all’altezza della zona di contrada Toscano.
Sgomento e dolore nella comunità cittadina dove la famiglia del giovane, che abita in contrada Piragineti a Rossano, è molto conosciuta e apprezzata. Tanti i messaggi di cordoglio e di dolore che hanno fatto in poco tempo il giro tra chat e messaggi social. Il giovane lavorava all'Acquapark solo per il periodo estivo e stava facendo ritorno a casa dopo aver concluso la propria giornata di lavoro. Si attendono ora gli esiti dell’inchiesta aperta dalla magistratura inquirente per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e verificare le responsabilità. La direzione delle indagini è stata assunta dal procuratore capo di Castrovillari, Alessandro D’Alessio.
Duro l’intervento di Fabio Pugliese di “Basta vittime sulla 106”: «Non può esserci solo il dolore. Serve anche la rabbia. Perché Gaetano non è morto per caso. È morto in un punto già segnato da tragedie. Dove troppe vite sono state spezzate nell’indifferenza di chi avrebbe dovuto ascoltare e intervenire. E invece nulla. Solo promesse vuote. Solo silenzi colpevoli».
Cordoglio espresso anche dall'Asd Rossanese, squadra in cui Gaetano Ruffo militava indossando i guantoni da portiere: «Un maledetto giorno uno di quelli che difficilmente si può cancellare. Ciao GAETANINO, così ti abbiamo sempre chiamato quando indossavi i colori Rossoblù nelle giovanili. Oggi il cielo ha un angelo in più. Ci hai lasciati troppo presto appena 17 anni. Difendevi la porta come difendevi i tuoi sogni, con coraggio, passione e dedizione e la Tua simpatia in Squadra resterà per sempre nei nostri cuori. Ora vola più in alto, dove nessun gol potrà mai raggiungerti e nessuno pallone potrà mai superarti. Ci mancherai immensamente, ma il tuo spirito continuerà a vivere su ogni campo, in ogni abbraccio, in ogni ricordo. Riposa in pace, numero 1».

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