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Detenuta trans (originaria di Cosenza) violentata in carcere da quattro persone a Ferrara: la Procura apre un'inchiesta

La procura di Ferrara ha aperto un fascicolo contro ignoti per l’ipotesi di reato per violenza sessuale ai danni di una detenuta transgender di 43 anni, reclusa da aprile nel carcere cittadino. Le indagini sono affidate alla pm Ombretta Volta che coordina la polizia penitenziaria. Un accertamento interno è stato poi avviato dalla dirigenza del carcere.

Sono al vaglio i video delle telecamere interne del carcere, in particolare di quelle che riprendono i corridoi per ricostruire i movimenti dei detenuti nel carcere di Ferrara. Lo stupro nei confronti della detenuta trans da parte di quattro persone sarebbe avvenuto in una cella. La detenuta sarebbe stata attirata dai detenuti con la scusa di un caffè e aggredita e violentata. Nel carcere di Ferrara non è prevista una sezione dedicata ai trans, presente invece a Reggio Emilia da cui proviene la detenuta.

Il 24 giugno scorso, la reclusa si è presentata in infermeria, denunciando il presunto abuso subito da quattro persone italiane. E’ stata quindi portata al pronto soccorso e di seguito sono state avviate le indagini. Sull'episodio è intervenuta anche la Camera penale di Ferrara, che la prossima settimana incontrerà la direttrice del carcere. La reclusa, originaria di Cosenza, fine pena 2027, aveva manifestato già qualche mese prima la paura di subire violenze sessuali, segnalando di aver subito molestie in corridoio e aveva chiesto di essere spostata.

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