Indennità previste dal contratto di secondo livello non pagate ai dipendenti dell’Amaco. Si parla di circa mezzo milione di euro. Quattro sigle sindacali hanno fatto pervenire una diffida al curatore fallimentare Fernando Caldiero e al direttore Francesco La Valle con cui si chiede il riconoscimento delle somme maturate. Il documento è firmato da Fabio Ponte e Raffaele Di Paola della Filt Cgil, Andrea Mazzuca e Domenico De Rose della Uil Trasporti, Antonello Porco e Cristian De Rose dell’Ugl, Alessandro Toscano e Francesco Serra della Confail. Le indennità non riscosse sono relative al con tratto di secondo livello sottoscritto con la dirigenza aziendale il 1. marzo 2023 e valido dal 3 gennaio dello stesso anno al 2 gennaio 2026. Le organizzazioni sindacali precisano che «a seguito della sospensione unilaterale del contratto, richiesta dal giudice fallimentare, l’azienda ha preteso da tutti i dipendenti le stesse prestazioni svolte fino ad allora. Il personale ha continuato a garantire l’attività per come previsto dal contratto integrativo senza soluzione di continuità». L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale