Progetti comunitari, investimenti, analisi, sopralluoghi, aperture nuove strade, indagini geologiche e verifiche sulle condotte esistenti: è uno spaccato disarmante, infatti, quello che emerge da contrada Conca del Re, vale a dire da dove potrebbe essere captata nuova acqua da destinare – per gravita o caduta – alla soddisfazione di una sempre più crescente sete a cui è costretta la città del Pollino. Lo spazio c'è e i luoghi si prestano a nuove opere ingegneristiche che possano discendere la Petrosa e Conca del Re. Nel centro abitato, infatti, giunge un filo di acqua, mentre la zona nord ed altre contrade sono costrette a fare i conti, e questo in alcune ore della giornata, con la completa assenza del prezioso liquido. L'emergenza è giornalmente affrontata dai fedeli del Santuario-Basilica della Madonna del Castello, ossia dove bisogna guardare l'orario per tenere in linea le cisterne necessarie al funzionamento del sistema antincendio del Colle mariano. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale