
Le nuove tariffe per l’occupazione del suolo pubblico non fanno dormire sonni tranquilli a centinaia di ristoratori cosentini. Tariffe quintuplicate rispetto al passato, tanto che i titolari di alcune attività commerciali stanno pensando di abbassare la saracinesca. L’amministrazione comunale forse si sta rendendo conto di avere esagerato ed ha annunciato che per il 2026 i regolamenti del canone unico patrimoniale e quello del decoro urbano saranno rivisti. Mentre il medico studia, però, il malato muore.
Nel senso che la crisi nel commercio si tocca con mano e non tutti riescono a fare fronte a spese come quelle imposte da Palazzo dei Bruzi. Sui gruppi social dominano panico e preoccupazione. La protesta è dietro l’angolo.
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