
Pino Munno, ex assessore ai Lavori pubblici del comune di Rende, era finito a giudizio nel maxiprocesso “Reset” con l’accusa di aver mantenuto rapporti stabili con esponenti della ‘ndrangheta cosentina. Un’accusa poi “bocciata” dal Tribunale bruzio che lo ha assolto. L’ex amministratore, già militante di Forza Italia, ha scelto di rompere il silenzio dopo il verdetto accettando di rilasciare una intervista.
Come esce da questa esperienza?
«Distrutto io e la mia famiglia. Io in 20 anno sono stato al servizio della città e dei cittadini di Rende, non al servizio della ndrangheta come ingiustamente mi hanno accusato. Comunque felice di aver avuto l'assoluzione più ampia: assolto perchè il fatto non sussiste».
L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Caricamento commenti
Commenta la notizia