
Caos ieri al pronto soccorso dell’ospedale “Nicola Giannettasio” di Rossano dove si è registrato un nuovo tentativo di aggressione ai danni ai sanitari di turno.
Da come si è appreso durante le prime ricostruzioni, un uomo di 46 anni, originario di Terravecchia, nei giorni scorsi si era recato all’ospedale per una visita specialistica nel reparto di Otorinolaringoiatria. Ieri mattina invece si è presentato al Pronto soccorso pretendendo ulteriori accertamenti clinici. Nonostante sia gli infermieri che i medici di turno abbiano spiegato nei particolari il perché quelle prestazioni, non urgenti, non venissero erogate dal Pronto soccorso (gli è stato riferito che fosse necessaria la prenotazione tramite il Cup), il quarantaseienne all’improvviso è andato in escandescenza. L’uomo ha iniziato ad alzare la voce ed avere un comportamento minaccioso. Poi ha tentato di scagliarsi fisicamente contro i sanitari. La sua azione è stata prontamente bloccata da uno degli infermieri, mentre la guardia giurata di turno, al sentire quel trambusto, si è precipitata bloccando il paziente; che ha continuato comunque a dimenarsi, sferrando calci e pugni, facendo cadere anche un monitor presente e graffiando al volto l’agente di vigilanza.
Una situazione critica che poteva degenerare ulteriormente. Mentre l’uomo era stato bloccato sono stati chiamati ad intervenire anche gli agenti del posto fisso di polizia provinciale che da qualche tempo è aperto nel presidio dell’ospedale Nicola Giannettasio. L’uomo è stato così immobilizzato e portato nei locali della polizia provinciale situati all’ingresso. Ora si attendono gli esiti giuridici in merito al suo comportamento.
L’episodio che si è registrato ieri, intanto, apre ancora una volta, il dibattito sulla sicurezza dei medici e del personale sanitario impegnato sul posto di lavoro. Ogni giorno, soprattutto in quella che è ormai la “trincea” del Pronto soccorso, spesso si vivono situazioni di pericolo in un contesto in cui i sanitari lavorano sotto organico e in perenne affanno. Prima di questo tentativo, l’ultima aggressione, in ordine di tempo, risale al maggio scorso nel Pronto soccorso dell’ospedale di Corigliano, quando addirittura un parente di un paziente si era scagliato contro medico ed infermiere per l’attesa a cui erano sottoposti. Ma non è la prima volta che si assiste a scene degne del far west, con pazienti scalmanati che in passato hanno anche distrutto letteralmente i locali con la conseguente interruzione delle prestazioni sanitarie. Senza dimenticare alcuni episodi in cui medici e infermieri sono rimasti feriti in maniera seria, dopo violente aggressioni.

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