
A fronte di un debito di droga da 30mila euro ne hanno pretesi ben 80mila e quando la donna - tempestata di telefonate e citofonate - si è dichiarata insolvente le hanno imposto di vendere l’abitazione in cui viveva: è quanto hanno scoperto gli investigatori della Squadra Mobile di Napoli che al termine di indagini coordinate dalla Dda hanno arrestato quattro persone (una in carcere e tre ai domiciliari) accusate, a vario titolo, di tentata estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti. Due dei quattro sono stati presi mentre erano in vacanza in Calabria, precisamente a Schiavonea: ad ammanettarli infatti, in collaborazione con la Polizia di Stato di Napoli, sono stati gli agenti della Squadra Mobile di Cosenza.
A rivolgersi alle forze dell’ordine è stata proprio la vittima delle richieste estorsive che ai poliziotti ha riferito di essere da tempo destinataria di reiterate richieste estorsive da parte del suo fornitore di sostanze stupefacenti. L’impossibilità di pagare l’ha messa al centro di una serie di atti intimidatori e di minacce che, secondo quanto emerso dalle indagini, avevano, come anche imponente lievitazione del debito, l’obiettivo di impossessarsi della casa.
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