Cosenza

Domenica 10 Agosto 2025

Salgono a sette i ricoverati per sospetto botulino a Diamante: sei sono in terapia intensiva. Il sindaco: “No agli allarmismi”

Foto Arena

Hanno mangiato un panino comprato in un food track parcheggiato a Diamante e dopo alcune ore hanno cominciato ad avvertire annebbiamento della vista e vomito. Portati ieri sera dai familiari a Cosenza, due 17enni sono stati ricoverati in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva per una sospetta intossicazione alimentare da botulino. E adesso si pensa ad un vero e proprio focolaio. Stamani, nello stesso reparto, sono state ricoverate due donne di 40 anni, mentre all’ospedale cosentino giungono notizie di altri presunti casi che si stanno verificando in queste ore sulla fascia tirrenica cosentina e che potrebbero confluire nelle prossime ore nello stesso ospedale. I familiari dei 4 ricoverati hanno riferito che i malori dei loro congiunti sono iniziati dopo l’acquisto di panini con le cime di rapa nel food track e sulla base dei sintomi i medici sospettano, appunto, che si tratti di botulino. A due dei ricoverati è stato iniettato siero immune antitossina botulinica inviato da Taranto. Altre 7 dosi sono in arrivo da Roma con l’eliambulanza «grazie - ha detto all’ANSA il primario di terapia intensiva Andrea Bruni - alla disponibilità ed alla celerità del prof. Carlo Locatelli, Direttore del Centro Antiveleni IRCCS Maugeri Pavia». Una delle fiale sarà utilizzata per un paziente già ricoverato, le altre sei saranno lasciate di scorta per eventuali altri casi. Il sindaco di Diamante, nota località turistica sul Tirreno Cosentino, invita ad evitare «allarmismi allo stato del tutto ingiustificati» visto che «non vi è alcuna evidenza certa circa la riconducibilità all’attività della presunta intossicazione». L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha avviato le verifiche effettuando campioni sui diversi alimenti presenti nel food truck e, riferisce il sindaco Achille Ordine, «in via cautelare e prudenziale, ha sottoposto l’attività a blocco sanitario». Gli intossicati cosentini, dunque, vanno ad aggiungersi agli 8 registrati alla fine di luglio a Cagliari. Tra loro un bambino di 11 anni, il più grave, che nei giorni scorsi è stato trasferito d’urgenza al Policlinico Gemelli di Roma. Le sue condizioni al momento sono stabili ma senza nessun miglioramento significativo ed è ancora in terapia intensiva pediatrica. Nei prossimi giorni sarà operato, dopo un lungo periodo di intubazione, per garantirgli una respirazione più stabile e ridurre i rischi associati alla ventilazione meccanica. Gli altri sette intossicati sono ancora ricoverati negli ospedali cagliaritani Brotzu e Policlinico. La Procura di Cagliari, intanto, ha aperto un’inchiesta e iscritto nel registro degli indagati il nome dell’organizzatore della Fiesta Latina che si è tenuta dal 22 al 25 luglio a Monserrato dove si sarebbero verificate le intossicazioni.

Altre tre persone ricoverate: il totale sale a sette

Altre tre persone sono state ricoverate nel tardo pomeriggio nell’ospedale di Cosenza, una in Pronto soccorso e due nel reparto di terapia intensiva, per intossicazione alimentare probabilmente di botulino. Si tratta di persone under 40. Una di loro è grave. Salgono così a 7 i ricoverati a Cosenza. In relazione agli episodi di intossicazione da botulino, la Direzione strategica dell’Azienda ospedaliera ha convocato una conferenza stampa per domani alle 16 per «aggiornare la cittadinanza sulla gestione clinica dei pazienti ricoverati in terapia intensiva e sulle misure sanitarie messe in campo». Nell’incontro verranno fornite informazioni utili «sulla sintomatologia suggestiva di intossicazione botulinica al fine di orientare la cittadinanza in materia appropriata, evitare suggestioni e fornire alle famiglie e ai ragazzi sui comportamenti alimentari in sicurezza».

leggi l'articolo completo