Cosenza

Domenica 10 Agosto 2025

Emergenza botulino sul Tirreno, sequestrato in tutta Italia un prodotto sospetto. Somministrato il siero antitossina

Sequestro in tutta Italia di un prodotto sospetto: barattoli di broccoli sott'olio. È questo il provvedimento disposto dalla Procura della Repubblica di Paola nell’ambito dell’inchiesta sull’intossicazione da botulino registrata nel Cosentino, che ha provocato la morte di Luigi Di Sarno, 52enne turista di Cercola (Napoli), e il ricovero di altre nove persone. L’indagine, coordinata dal procuratore Domenico Fiordalisi, ipotizza i reati di morte come conseguenza di altro reato e commercializzazione di alimenti nocivi. I magistrati stanno inoltre verificando eventuali responsabilità mediche, dal momento che la vittima si era inizialmente recata in una clinica privata di Belvedere Marittimo. Secondo quanto si apprende, il sequestro disposto su scala nazionale servirà ad accertare se la contaminazione da tossina botulinica abbia riguardato altre confezioni del prodotto o se sia avvenuta direttamente nel punto vendita. Gli accertamenti saranno condotti dai Carabinieri del Nas, mentre analisi specifiche su alcuni prodotti rinvenuti nel food truck sequestrato a Diamante sono in corso da parte dell’Asp di Cosenza. La Procura ha inoltre disposto l’autopsia sulla salma di Di Sarno, che si trova nell’ospedale di Lagonegro. Secondo le ricostruzioni, mercoledì l’uomo aveva consumato un panino presso un food truck a Diamante, come anche gli altri nove ricoverati. Dopo i primi malesseri si era recato nella clinica privata, dove gli sarebbe stato consigliato di rivolgersi a una struttura più attrezzata. Ha quindi deciso di rientrare in Campania, ma durante il tragitto, mentre percorreva la strada Fondovalle del Noce in territorio di Lagonegro (Potenza), le sue condizioni sono peggiorate rapidamente. I familiari hanno allertato il 118, che ha inviato un’eliambulanza, ma l’uomo è deceduto prima di arrivare in ospedale. Restano stabili, al momento, le condizioni delle nove persone ricoverate a Cosenza: sette sono in terapia intensiva, un ragazzo si trova in pediatria, e un altro paziente è sotto osservazione al Pronto soccorso. A cinque di loro è stato somministrato il siero antitossina botulinica, inviato in emergenza da Taranto e successivamente da Roma. Altre fiale sono ora tenute in scorta. Secondo i medici, i sintomi da intossicazione botulinica possono manifestarsi anche fino a 72 ore dopo l’ingestione, il che rende impossibile, al momento, escludere la comparsa di nuovi casi.

leggi l'articolo completo