“Avremmo accolto senza alcun tentennamento e con convinzione la proposta di conferire la cittadinanza onoraria a padre Fedele Bisceglia se non fosse che il frate cappuccino è già cittadino onorario di Cosenza dal 1999, anno in cui il riconoscimento fu conferito dal Consiglio Comunale, allora presieduto da Salvatore Perugini, su proposta del sindaco dell’epoca Giacomo Mancini”. Lo affermano in una nota congiunta il sindaco Franz Caruso ed il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Mazzuca, rispondendo alle sollecitazioni fatte loro pervenire da Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili e riportate da alcuni organi d’informazione. “Cionondimeno – proseguono Franz Caruso e Giuseppe Mazzuca – non vogliamo che rimanga senza seguito l’appello rivoltoci da Corbelli e, con l’occasione, anticipiamo volentieri quanto avevamo già in animo di fare: consegnare a Padre Fedele il sigillo della città. Riteniamo, infatti, importante far seguire alle dichiarazioni di affetto e di vicinanza che abbiamo rilasciato nei giorni scorsi, quale testimonianza di una solidarietà diffusa e sentita, nei confronti del Frate Capuccino, un atto concreto volto a celebrarne l’importante opera missionaria portata avanti per tanti anni a favore di quanti versano in situazioni di disagio e fragilità nella nostra comunità”. “Padre Fedele Bisceglia– concludono Franz Caruso e Giuseppe Mazzuca – è già stato riconosciuto dalla nostra amministrazione, esempio di solidarietà e sostegno agli ultimi in uno dei murales della sopraelevata, svelato alla sua presenza circa due anni fa. Allora come oggi riteniamo giusto ed opportuno ringraziare Padre Fedele per quanto ha fatto per la comunità cosentina, dedicando la sua vita ai poveri, agli ultimi ed alle persone bisognose”.