
Un giallo che affiora tra le mura di un vecchio palazzo nel cuore del centro storico. Uno scheletro è stato rivenuto durante alcuni lavori di ristrutturazione nel sottotetto di un rudere antico di Lago, piccolo comune che sin inerpica sulle colline vicino ad Amantea. Risalirebbe a tanti decenni addietro, addirittura c’è chi parla di oltre cento anni fa. Saranno i rilievi affidati alla sezione specifica dei carabinieri a stabilirlo.
I resti umani, il cranio, il bacino, e le ossa delle gambe, sono stati scoperti per puro caso durante le opere di ristrutturazione dagli operai di una ditta che stava procedendo alla sua manutenzione. Di certo il fatto che siano stati trovati nel sottotetto non è un caso generico. Pare che un tempo tra queste mura venissero effettuati studi anatomici e medici. Un’ipotesi affascinante e altrettanto inquietante che in ogni caso dovrà essere confutata da precisi riscontri. Vedremo cosa ne verrà fuori nei prossimi giorni. Nel frattempo nel paese si mormora. Nelle piazze e nei vicoli si fanno supposizioni. Le teorie sono le più oscure nel frattempo quel sottotetto polveroso è diventato un simbolo del tempo che passa, delle verità e delle storie sepolte.
Sul posto oltre ai Carabinieri della locale stazione - coordinati dal comandante della Compagnia di Paola Marco Pedullà - sono anche intervenuti alcuni specialisti genetici che dovranno risalire all’età, al sesso e alle cause della morte. La Procura di Paola guidata dal capo dei pm, Domenico Fiordalisi, è stata informata della questione per fare luce sul ritrovamento e chiarire se sussistano eventuali responsabilità. Per adesso è tutto avvolto nel mistero e non è stata ancora aperta al momento nessuna indagine ufficiale.
I lavori sono temporaneamente sospesi. E lo rimarranno fin quando non si farà luce sul caso. Il rinvenimento è avvenuto per una pura causalità ed il cantiere si è trasformato così in un caso di cronaca. A parte le ossa non ci sarebbero effetti personali riconoscibili.
(Foto di archivio)
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