«Per noi idonei del concorso Pnrr1 sarà un altro anno scolastico a casa, nonostante 2.500 euro spesi per abilitarci con il percorso selettivo». Sono migliaia in tutta Italia e centinaia nel Cosentino: si parla di circa quattrocento. Nei giorni scorsi proprio una precaria bruzia ha scritto un appello al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, raccontando la loro beffa subita dopo il danno. «A novembre 2024 è stato avviato il terzo ciclo dei corsi abilitanti e, nel bando redatto dal Ministero guidato da Giuseppe Valditara, si chiedeva alle università, sia telematiche che pubbliche, di accreditarsi entro il 12 dicembre 2024. A gennaio 2025, sempre Valditara, ha annunciato il via libera alle università per poter avviare i corsi e consentirci di abilitarci nei tempi previsti dal bando. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, quindi, ha seguito le tappe previste. Ma che cosa ha fatto, in concreto, il Ministero che invece gestisce le università, guidato da Anna Maria Bernini? Ha autorizzato l’apertura dei corsi solo a fine aprile 2025 e poche università hanno avuto il via libera qualche settimana prima. Risultato: per noi che abbiamo versato 2.500 euro per immatricolarci, è svanita la possibilità di completare il percorso e ottenere l’abilitazione entro il 30 giugno, come indicava lo stesso bando ministeriale. Da parte della ministra Bernini non c’è stata alcuna risposta. Silenzio assoluto alle richieste di chiarimento, mentre la risposta è arrivata solo dal ministro Valditara che pure ha rispettato i passaggi istituzionali previsti». L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale