
A Palazzo dei Bruzi erano quasi certi di potere avviare i lavori durante l’estate, al massimo nel mese di settembre. E invece dalla Regione pare non sia ancora arrivato alcun via libera. Sullo sfondo un progetto di mitigazione del rischio idraulico riguardante i bacini dei fiumi Crati, Busento e Campagnano, rispetto al quale l’Ente municipale ha previsto un finanziamento che si aggira intorno ai quattro milioni di euro.
Ne erano convinti, a Palazzo dei Bruzi, perché la delibera approvata in giunta risale all’ottobre del 2024 e secondo il sindaco, Franz Caruso, e l’assessore ai Lavori pubblici, Damiano Covelli, i tempi tecnici ci sarebbero stati tutti per approntare il cantiere. Nelle scorse settimane, intanto, si sono staccati dei calcinacci da alcuni piloni del ponte Mancini, finendo, tra l’altro, in una delle aree del Lungofiume, in via Oberdan, inserita proprio nell’ambito della riqualificazione dei corsi d’acqua cittadini, dove insiste pure una vecchia fontana molto frequentata dai cosentini.
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