Cosenza

Martedì 26 Agosto 2025

Momenti drammatici a Lorica, cinghiali inseguono un giovane ciclista: si salva arrampicandosi su un albero

Momenti di autentico terrore per un giovane ciclista di 22 anni, di Cosenza, Emanuele, laureato in Scienze motorie, che, nella notte scorsa, ha vissuto una disavventura drammatica nei boschi della Sila, tra Lorica e Cosenza. Riteneva di imboccare la strada per Pietrafitta, come indicazione intermedia del suo percorso, ma, ad un certo punto, ha imboccato un sentiero, smarrendosi in un bosco. Inseguito da un branco di cinghiali, ha abbandonato la bici, dandosi alla fuga e chiedendo aiuto a squarciagola. Nessuno avrebbe potuto ascoltarlo. È riuscito a salvarsi arrampicandosi su un albero, dove è rimasto per circa mezz’ora. Gli animali lo hanno circondato, ai piedi dell’albero, emettendo grugniti minacciosi. Da un’altezza di 3-4 metri, in preda al panico, ha iniziato a lanciare rami e pigne per tenere a distanza gli ungulati, che, finalmente, si sono allontanati. Tremante e stremato, il giovane è sceso per recuperare la bici, ma la batteria era quasi scarica, come quella del telefono cellulare. Ha chiamato prima il “118”, ma, secondo la versione di Emanuele, l’operatrice sarebbe rimasta incredula. Subito dopo, al “112”, nonostante problemi di linea, ha trovato ascolto, ma, nella concitazione, ha avuto appena il tempo, piangendo, di invocare soccorso. Gli uomini dell’Arma della stazione di Aprigliano, individuata la provenienza della chiamata, si sono subito messi sulle sue tracce. Nel frattempo, il ragazzo ha cercato di orientarsi, finendo dopo varie peripezie in località Quaresima. Qui è stato accolto da una struttura parrocchiale con giovani in soggiorno estivo, con il sacerdote don Michele. Sulla strada del ritorno, ha avvistato i lampeggianti blu dell’auto di una pattuglia dell’Arma. Erano i carabinieri di Aprigliano, il luogotenente Alberto Cestino, comandante della stazione, e l’appuntato Antonio Ventimiglia.

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