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Corigliano Rossano, dallo spoke smentiscono la carenza di farmaci

Dopo la lettera di una cittadina, la direttrice Bernardi chiarisce l’equivoco nato dal nome di un medicinale: «Al paziente ne è stato somministrato uno equivalente, con la stessa molecola e efficacia terapeutica»

Terapie garantite e approvvigionamento dei farmaci regolare. La Direzione sanitaria di presidio dello spoke di Corigliano Rossano fa chiarezza sul presunto episodio secondo il quale un paziente avrebbe lamentato la mancata somministrazione di un farmaco, insinuando l’assenza della terapia necessaria presso la struttura. «Si smentisce in maniera netta e documentata questa versione dei fatti. Non vi è stata alcuna carenza di farmaci, né alcun rifiuto di trattamento. La vicenda trae origine da un equivoco legato al nome commerciale di un medicinale». La direttrice dello spoke, Maria Pompei Bernardi, ha ricostruito l’accaduto spiegando che il paziente in questione pretendeva un farmaco identificato da un marchio specifico, mentre l’ospedale disponeva di un medicinale equivalente, con la stessa molecola e la stessa efficacia terapeutica.
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