
La natura si riprende i suoi spazi. Malgrado la distruzione di migliaia di gigli di mare nell’area dunale sotto la ex Marlane prontamente denunciata alle competenti autorità da parte di nove associazioni ambientaliste, sull’arenile di Praia a Mare, è esplosa in tutta la sua bellezza la fioritura di queste resilienti e profumate piante protette da un apposita legge regionale. A farsi promotore della loro tutela da anni in particolare c’è Italia Nostra (sezione alto Tirreno cosentino).
Nello scorso mese di luglio le associazioni ambientaliste hanno depositato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Paola per la grave distruzione dell’habitat dunale di Praia a Mare. L’intervento, effettuato con mezzi meccanici, ha causato il livellamento delle dune sabbiose e l’eliminazione di centinaia di esemplari protetti.
La Soprintendenza di Cosenza era già intervenuta in passato con segnalazioni e raccomandazioni, mentre nel 2019 anche l’Autorità di bacino dell’Appennino meridionale aveva indicato precise misure di tutela da adottare. Una vicenda che aveva trovato eco anche in Consiglio regionale, dove il consigliere Ferdinando Laghi ha presentato più interrogazioni (nel 2022, 2024 e il 21 luglio scorso), sollecitando provvedimenti urgenti per la tutela del giglio di mare e dell’intera area costiera. Le associazioni evidenziavano quindi l’urgenza di azioni concrete proponendo l’estensione su scala provinciale della figura del Garante del Verde. Per le nove associazioni si tratta di un patrimonio naturale da proteggere.

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