Cosenza

Mercoledì 01 Ottobre 2025

Omicidio Gaetani, il cosentino Gianluca Maestri insospettabile killer al servizio dei clan padroni della Sibaritide

Rapine, estorsioni, traffico di droga: nessuno immaginava che Gianluca Maestri, fosse pure uno spietato sicario. Il malavitoso cosentino, per un periodo nominato “reggente” della criminalità nomade bruzia, è reo confesso di un feroce omicidio compiuto a Cassano cinque anni fa. Un delitto di mafia, decretato dai vertici della cosche Abbruzzese e Forastefano. È la sera del due dicembre del 2020 quando Giuseppe Gaetani, 50 anni, mentre è a bordo della sua auto Mercedes viene inseguito e bloccato da due assassini che viaggiano su una Fiat Scudo. Il 50enne non ha il tempo di fuggire perchè gli attentatori gli scaricano addosso 14 colpi di pistola calibro 9. La vittima era legata da un antico rapporto di amicizia al boss di Villapiana, Leonardo Portoraro, trucidato a sua volta davanti a un bar del paese nel giugno del 2018. Maestri ha rivelato al pm antimafia della Dda di Catanzaro, Alessandro Riello, di aver personalmente eliminato Gaetani su mandato di Nicola Abbruzzese, detto “semiasse”, 46 anni, elemento di vertice della omonima cosca e di Pasquale Forastefano, 38, “reggente” della famiglia di ‘ndrangheta sibarita. Il collaboratore di giustizia ha ripercorso, passo dopo passo, tutta la fase preparatoria dell’agguato indicando in Domenico Massa, 38 anni, il complice che gli avrebbe garantito appoggio logistico custodendo la vettura utilizzata. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

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