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Cetraro, le rivelazioni scottanti sull’ascesa degli Scornaienchi

La famiglia, affiliata con la cosca Muto, aveva raggiunto l’egemonia nel traffico di droga facendo leva su significativi quantitativi di stupefacenti acquistati in Sud America

I signori della droga. Il traffico di stupefacenti era un affare della famiglia Scornaienchi. Un’attività le cui tracce risalgono ufficialmente nella carte dell’inchiesta Overloading (2012) in cui viene condannato tra gli altri il patriarca Lido Franco Scornaienchi. Il processo dimostra che gli affiliati della cosca Muto componevano una potente associazione di narcotrafficanti che tra l’altro acquistava importanti quantitativi di droga in Sud America. La base operativa del gruppo era Cetraro e Scornaienchi senior era uno storico luogotenente di Franco Muto.

Oltre a Scoranienchi di quell’originaria organizzazione faceva parte anche Umberto Pietrolungo, l’uomo che è stato recentemente condannato all’ergastolo per l’omicidio dei coniugi Fioretti avvenuto a Vicenza nel 1991. Una operatività quella del clan che si estendeva fino a Scalea come confermato poi dalle due inchieste di Frontiera. Oltre a Lido Franco Scornaienchi dell’organizzazione faceva parte anche il figlio Luigi, e in tempi più recenti a sostituirli vi sarebbe stato Giuseppe Scornaienchi.
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