La piccola azienda calabrese Tenuta del Travale è entrata a far parte della ristretta cerchia delle 50 etichette selezionate dal Gambero Rosso per la nuova Guida dei Vini Rari 2025, un riconoscimento che sigilla lo straordinario percorso di un'impresa famigliare e che testimonia che in provincia di Cosenza si può fare imprenditoria di qualità.
La Tenuta del Travale ha rapidamente guadagnato l’attenzione del mondo del vino grazie ai suoi metodi innovativi e alla riscoperta di pratiche antiche, reinterpretate in chiave moderna. La coltivazione manuale, il rispetto dei tempi naturali e l’uso di materiali tradizionali come il cocciopesto per l’affinamento, sono tutti elementi che riflettono un forte legame con il territorio e una visione sostenibile del futuro. Il lavoro certosino della famiglia Piluso ha portato a riconoscimenti prestigiosi, come i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, i 5 grappoli Bibenda e il Gold Award di Wine Hunter, solo per citarne alcuni. Oltre al vigneto, la tenuta vanta anche un uliveto con alberi secolari, altro esempio dell’attenzione al patrimonio naturale che caratterizza l’azienda. Qui, immersi tra i boschi e a oltre 500 metri sul livello del mare, la produzione è limitata ma curata in ogni dettaglio, dalle tecniche di coltivazione alla scelta delle materie prime, sempre all’insegna dell’eccellenza e della sostenibilità. La piccola azienda vitivinicola sorge tra le verdi colline della Sila, patrimonio UNESCO, nel comune di Rovito e ultimi anni è diventata un vero gioiello del panorama enologico italiano. Questa realtà familiare, gestita da Raffaella Ciardullo e Nicola Piluso insieme alle figlie Carlotta e Matilde, ha saputo trasformare un progetto apparentemente piccolo in una storia di successo, riconosciuta a livello nazionale. Con soli due ettari di vigneto, l’azienda si è distinta per la sua produzione limitata ma di altissima qualità, caratterizzata da metodi artigianali e un approccio sostenibile. Nata dall’amore per la terra e dal desiderio di valorizzare le tradizioni locali, Tenuta del Travale ha fatto della qualità e della sostenibilità le proprie bandiere. In un contesto tanto impegnativo come quello delle colline silane, dove la coltivazione è eroica a causa della pendenza dei terreni, la famiglia Piluso ha deciso di puntare tutto sulla manualità e sul rispetto della natura. Il vigneto è riconosciuto dal CERVIM (Centro di Ricerca per la Viticoltura di Montagna), un marchio che testimonia l’impegno della famiglia a coltivare la vite in condizioni estreme, senza scorciatoie o compromessi. Il fiore all’occhiello dell’azienda è l'Eleuteria Special Edition in Anfora Calabria Rosso IGP 2020, un vino raro in ogni senso. Solo 600 bottiglie numerate, prodotte con uve di Nerello Mascalese coltivate a mano e invecchiate in anfore di cocciopesto per oltre 20 mesi. Questo processo conferisce al vino un profilo organolettico unico: eleganza, finezza tannica e un bouquet aromatico che richiama profumi floreali e scorza d’arancia, chiudendo con note di tè nero e genziana. Un vino che parla di artigianalità, di tradizione e di sperimentazione, e che ha attirato l'attenzione della critica, fino a guadagnarsi un posto d’onore nella selezione dei 50 vini rari della Guida del Gambero Rosso 2025. In un mercato sempre più globalizzato e dominato da produzioni industriali, realtà come Tenuta del Travale dimostrano che la qualità e la passione possono ancora fare la differenza. Grazie a una visione che combina innovazione e tradizione, questa piccola azienda calabrese ha saputo ritagliarsi un posto tra i grandi nomi del vino italiano, portando avanti una filosofia che premia il lavoro manuale e l’attenzione al dettaglio. Il loro vino non è solo un prodotto da gustare, ma una storia da raccontare, una finestra aperta su un angolo di Calabria dove il tempo sembra scorrere più lentamente, tra vigneti scoscesi e ulivi secolari, custodi silenziosi di una tradizione che guarda al futuro.
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