“Ognuno di noi deve saper costruire un caleidoscopio per scoprire la propria capacità di vedere oltre. E dal ritrovato saper vedere è bene insistere con la curiosità di andare oltre anche con gli altri sensi”. E’ questo il messaggio che lo scultore Paolo Tommasini ha lanciato domenica sera dalla terrazza panoramica di San Nicola Arcella. Un posto magico affacciato sul Golfo di Policastro dove corpo e mente si rilassano e lo spirito si riconcilia con il mondo. Sul “Belvedere dei Sensi” ( come Tommasini ha definito il luogo) campeggiavano una dozzina di caleidoscopi supergiganti attraverso cui l’artista di origini bolognesi ha invitato i presenti a connettersi con i mille colori dell’immaginario ritenuti dallo stesso fonte inesauribile di sogni. Paolo Tommasini ha affidato lo spazio panoramico all’artista Matteo Fraterno ed ai musicisti Gianluca Rando (chitarra) e Mattia Salemme (pianoforte) e con una partitura complessa di immagini e suoni ha stretto in un abbraccio virtuale i visitatori e invitato quest’ultimi ad un esercizio armonico in grado di coinvolgere tutti i sensi. Nel corso dell’evento ai presenti è stato chiesto di percepire gli intensi profumi che si sprigionano nell’aria. “In un luogo incantevole come la terrazza panoramica di San Nicola- riporta la nota diffusa dagli organizzatori- il gioco diventa scuola fondamentale per proteggersi dalla digitalizzazione incombente e vivere il primordiale necessario al ripensamento dell’essere. Ecco lo scopo di un’opera: moltiplicare l’intensità dei sensi per amplificarla, per i singoli e la collettività, per dilatare lo spazio delle risonanze di un belvedere che sarà lo spazio delle meraviglie. La dimensione relazionale tra arte e ambiente emerge dall’idea originaria di Paolo Tommasini. Ristrutturando lo spazio in risonanze si finirà per sviluppare nuovi cori di intelligenze”.