La rivista "Abitacolo" compie 20 anni ed è diretta da due calabresi innamorati della cultura
C’è una rivista di respiro internazionale che si occupa di arte, architettura e ambiente: si chiama “Abitacolo” ed è diretta da due calabresi innamorati della cultura e della creatività, l’architetto Fernando Miglietta e la giornalista e scrittrice Annamaria Terremoto. La prestigiosa pubblicazione propone in questi giorni un numero speciale doppio per festeggiare il ventennale, al quale hanno offerto il loro prezioso contributo con saggi e opere sul tema dell’identità, personaggi straordinari come l’artista francese Daniel Buren, lo scultore israeliano Dani Karavan, l’architetto americano Jon Michael Schwarting, gli italiani Michelangelo Pistoletto, Achille Perilli, Achille Pace, Luca Maria Patella, Paolo Portoghesi, Franco Purini, Stefano Boeri, Fernando Miglietta, Margherita Petranzan, Orazio Carpenzano, Cherubino Gambardella, Ugo La Pietra, Sergio Givone, Roberto Cotroneo, Marco Romano, Giorgio De Finis, Carmelo Strano, Fiorenzo Zaffina, Elisa Montessori, Gabriele Artusio, Giangiacomo d’Ardia, Franz Prati, Fulvio Caldarelli, Giovanna De Sanctis, Armando Marrocco, Vittorio Tolu, Sergio Miglietta, Franco Summa, Vittorio Spigai e Paolo Gubinelli. È davvero difficile trovare in Italia una pubblicazione che metta insieme tante personalità come la rivista “Abitacolo” che ha intitolato questo suo numero assolutamente particolare e significativo “Identità e Visioni”. Esso diventerà peraltro una rassegna evento con Opere e pensieri a cura di Fernando Miglietta, che sarà portata in giro nelle più importanti città italiane: l’anteprima nazionale, tuttavia, si terrà in Calabria, al Museo del Presente di Rende, così come hanno deciso i due direttori, Miglietta e Terremoto, in omaggio alla loro regione di origine. Una regione che tengono costantemente nel cuore. Qual è il senso del progetto “Identità e Visioni” lo spiega Fernando Miglietta che, nel lontano 1995, fondò a Cosenza l’Istituto internazionale di ricerca estetica, urbana e ambientale “Abitacolo” con il supporto di un comitato scientifico del quale hanno fatto parte, tra gli altri, Munari, Dorfles, Restany, Mendini e Rotella. «In un mondo sempre più segnato dall’apparenza e in un contesto di terribile spaesamento e smarrimento» dice il professore Miglietta «Abitacolo, dopo “In nome della bellezza” e delle sue mutazioni, pone al centro della riflessione teorica e creativa il tema della forma identitaria, della questione dell’identità rispetto all’arte, all’architettura, alla città, al paesaggio, alla cultura del progetto, alla complessità della contemporaneità. Una ricerca a tutto campo, dalle interferenze e articolazioni multiple alle nuove connotazioni identitarie».