Il 98esimo Arena di Verona Opera Festival entra nel vivo. Dopo la grande anteprima con Riccardo Muti, nel fine settimana debuttano i nuovi allestimenti scenici del festival lirico, con l’Opera che torna finalmente nella sua forma più completa unendo la spettacolare tradizione areniana e, per la prima volta, innovative scenografie digitali. Venerdì 25 tocca ai due capolavori del Verismo, opere brevi ma diversissime in un’unica serata, come da tradizione: Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni in coppia con Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, le cui immagini riuniscono cinque istituzioni museali Italiane e Vaticane, spaziando dai paesaggi siciliani ad un inedito omaggio al cinema di Federico Fellini e aprendo una finestra internazionale sulla Bellezza del Paese. Marco Armiliato dirige un cast di stelle internazionali. Eccezionalmente, la prima rappresentazione coinvolgerà le vere radici delle opere rappresentate, unite nel segno della Cultura e dell’Opera: oltre al Parco Valle dei Templi di Agrigento anche un’altra istituzione italiana, il Comune di Montalto Uffugo (Cosenza), patria di Ruggero Leoncavallo e luogo che ispirò la trama di Pagliacci, sarà collegato in esclusiva in diretta streaming con l'Arena di Verona. Sonia Ganassi fa il suo esordio in un ruolo scenico in Arena come Santuzza, accanto al tenore turco Murat Karahan (Turiddu) e all’Alfio di Amartuvshin Enkhbat (impegnato in un doppio debutto nella stessa sera, anche come Tonio in Pagliacci). In calendario quatto repliche. Sabato 26 il giovane maestro Diego Matheuz debutterà con grandi voci verdiane per la prima volta in Arena nella nuova produzione in forma scenica di Aida, in collaborazione col Museo Egizio di Torino, alternandosi sul podio con Daniel Oren. Nel ruolo della protagonista farà suo esordio il soprano americano Angela Meade, accanto alla regale Amneris di Anita Rachvelishvili e all’esperto Radamès di Jorge de Leòn; torna il baritono Luca Salsi come Amonasro. (ANSA)