Tutto pronto per l’avvio del Peperoncino Jazz Festival (PJF) 2021, rassegna itinerante nelle più belle località della Calabria diretta artida Sergio Gimigliano, che da oggi al 5 settembre vivrà una appassionante XX edizione, ancora una volta, come accade ininterrottamente dal 2002, caratterizzando nel segno della cultura e della bellezza l’estate calabrese. Il festival, la cui organizzazione come sempre è a cura dell’associazione culturale Picanto, verrà inaugurato, dunque, questa sera alle 22 al Quadrato Compagna - in località Schiavonea - nel territorio comunale di Corigliano Rossano con un vero e proprio concerto-evento che gode del patrocinio istituzionale del Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli, di cui sarà protagonista John Patitucci, unanimemente considerato il numero uno del basso elettrico a livello mondiale. Vincitore di quattro Grammy Awards e con alle spalle la registrazione di centinaia di album, la collaborazione con stelle di prima grandezza del panorama jazzistico internazionale (tra gli altri Dizzy Gillespie, Wayne Shorter, Herbie Hancock, Chick Corea, Stan Getz, Wynton Marsalis, Michael Brecker), ma anche con artisti pop del calibro di Natalie Cole, John Mayer, Alicia Keys, Joni Mitchell, Bono, Sting, James Taylor e Paul Simon, Patitucci da oltre trent’anni è considerato una figura fondamentale della storia della musica, dotato di uno stile personalissimo. Dopo le indimenticabili esibizioni calabresi degli scorsi anni – da quelle nella “sua” Torano (paese di origine dei nonni paterni, che nel 2011, proprio in occasione della tappa del PJF, gli ha conferito la cittadinanza onoraria) a quelle cosentine del 2014 e del 2016 (con la figlia Grei); dalla travolgente produzione originale nel segno di un inedito “Italian Trio” con Danilo Rea e Roberto Gatto al Teatro dei Ruderi di Cirella nel 2018 (poi riproposta al Birdland di New York in occasione del PJF New York Session nel maggio 2019), alla presentazione cetrarese del suo splendido disco in solo, “Soul of Bass” – l’eclettico bassista statunitense salirà sul palco assieme ad altre due stelle di prima grandezza del panorama internazionalw. Si tratta di Chris Potter, uno dei migliori sassofonisti jazz viventi (tra l’altro è stato, nel 2000, il più giovane artista della storia a vincere il prestigioso Premio Jazzpar) e Brian Blade, il batterista jazz più richiesto al mondo, legato alla lunga collaborazione con Joshua Redman, oltre che con altri musicisti quali Wayne Shorter (del cui quartetto è membro stabile dal 2000), Herbie Hancock, Kenny Garrett ma anche, al di fuori del panorama jazz, Joni Mitchell e Bob Dylan. Il super trio sarà impegnato in un concerto che si preannuncia ad altissimo livello tecnico e di grande intensità emozionale e riproporrà per il pubblico calabrese il progetto artistico presentato in anteprima assoluta nel maggio 2019 al Birdland di New York in occasione della prima, riuscitissima, sessione newyorkese del PJF. La serata, come da tradizione del festival musicale più piccante d’Italia, si concluderà nel segno dell’enogastronomia, con la degustazione dei migliori vini calabresi selezionati dal presidente Gennaro Convertini e serviti dai sommelier professionisti della Fondazione Italiana Sommelier - Calabria (oggi sarà la volta delle etichette prodotte dall’azienda Serracavallo). Dopo quest’inaugurazione in grandissimo stile, il XX peperoncino Jazz Festival inizierà il lungo itinerario che in un mese e mezzo (fino al 5 settembre) toccherà ben 20 località calabresi, con circa 150 artisti coinvolti nei 54 concerti in programma. Tra gli artisti, grandi musicisti statunitensi (da Paul Wertico, Eric Daniel e i fratelli Pastorius a Gerald Cannon, Jesse Davis e Paul Ricci, passando per Joy Garrison, Lauren Henderson e Joyce Yuille) e altri grandi artisti come Geoff Westley Michael Supnick e Nordgarden, ma anche figure rappresentative della scena jazzistica italiana, tra cui Ada Montellanico e Andrea Molinari, Sebastiano Ragusa, Rossana Casale, Fabrizio Savino, Helen Tezfazghi, Roy Panebianco, Elio Coppola, Pasquale Stafano, Gianluca Guidi, Fabio Giachino, Leo Corradi e Gegè Telesforo.