Si arricchisce la proposta culturale del Parco archeologico e, così, Sibari si apre al mondo. L’interazione fra tempi, luoghi e persone, fra il passato e il presente, è il filo conduttore che unisce gli eventi che arricchiscono la proposta culturale del Parco archeologico di Sibari. L’istituto calabrese del Ministero della Cultura, recentemente dotato di autonomia speciale, apre al pubblico le porte di uno spazio multimediale stabile e di una mostra temporanea, che integra e dialoga col nuovo allestimento, anch’esso temporaneo, del Museo nazionale archeologico della Sibaritide. Così come le nuove tecnologie entrano in relazione con l’archeologia e l’arte antica con la contemporanea.
Il passato incontra il presente nei disegni dell’artista Giorgia Catapano, in esposizione nelle sale del museo da ieri dicembre fino all’8 marzo 2022. Tant’è che “Invocazioni”, il titolo della rassegna, è anche una dichiarazione d’intenti, un atto programmatico. Tra i soggetti scelti per la realizzazione di alcuni disegni della serie, compaiono anche reperti della collezione del Museo sibarita. Da qui l’interesse del Parco di Sibari nel promuovere la mostra, rendendola un’opportunità per valorizzare le proprie collezioni e un’occasione per interpretare l’archeologia attraverso la lente dell’arte contemporanea. In uno scambio continuo fra il “dentro” e il “fuori”, nella convinzione che un museo non debba solo custodire dei reperti, dei manufatti antichi, ma anche andare incontro all’anima delle comunità del territorio.
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