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Cosenza raccontata dagli “scatti” d’un fotografo-artista

Il Festival delle Invasioni sarà aperto domani alla Casa delle Culture con una mostra dello storico fotoreporter di Gazzetta

Francesco Arena

C’è una storia fatta di parole e una storia raccontata dalle immagini. Un tempo, il compito di fissare tratti di luoghi, persone e città era affidato alla maestria dei pittori, poi il compito è passato ai fotografi, artisti quanto i pittori. E il Festival delle Invasioni - creatura immaginata da Franco Dionesalvi e “benedetta” da Giacomo Mancini in tempi ormai lontani - si apre proprio con una mostra fotografica. Una scelta precisa assunta per perpetuare la memoria di vicoli e quartieri del capoluogo bruzio.
La mostra s’intitola “Sguardi sulla città” ed è opera del maestro Francesco Arena, storico fotografo de La Gazzetta del Sud. A inaugurarla ci saranno domani il sindaco, Franz Caruso, la consigliera delegata alla Cultura, Antonietta Cozza, il direttore artistico di Invasioni, Gianluigi Fabiano e la direttrice della Casa delle Culture, Vera Segreti.
Spiega Antonietta Coza: «Si tratta di “sguardi diffusi" in bianco e nero che, attraverso lo zoom della macchina fotografica, raccontano microstorie parlanti di un città che cambia e si trasforma. Lo sguardo si posa tra gli snodi del Parco del Benessere - già Viale Mancini- gli slarghi di via Popilia e via Reggio Calabria e si soffermano sul cambiamento di una vecchia area della città che si innerva tra i nuovi palazzi e le vecchie costruzioni. Il cromatismo bianco nero dà grande forza e pregnanza all'immagine che acquista una vita propria particolarmente attrattiva per chi guarda. In particolare poi gli scatti su viale del Benessere che si fanno narrazioni intriganti di una "invasione" di vitalità : ragazzi che si librano tra skateboard e lanci di pallone, altri che giocano a cricket o inseguono una pallina da ping pong. Da questi scatti lentamente prende corpo l' esplorazione di altri due temi che corrono paralleli alla città che cambia: i ragazzi che giocano e i volti stranieri integrati nella comunità».

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