Un grande attore cosentino. Interprete di film, serial tv ma, soprattutto, uno straordinario protagonista di piece teatrali. Un punto di riferimento artistico per molti giovani calabresi (e non solo), autore pure di libri di successo. Chi è? Peppino Mazzotta, un antidivo per eccellenza, perché schivo ai protagonismi e ai salotti televisivi, vicino alla gente, sempre disponibile nei confronti della sua terra di origine e delle iniziative che vi vengono realizzate. Un artista divoratore di libri, solidarista, vicino agli ultimi e ai migranti. Oggi è candidato al premio “Le Maschere del Teatro Italiano 2024” per la categoria “Miglior interprete di monologo” in relazione a una produzione della compagnia Teatro Rossosimona, diretta da Lindo Nudo.
Si intitola “Radio Argo Suite” ed è scritta dal poeta e drammaturgo Igor Esposito. Lo spettacolo sarà messo in scena al Festival delle Orestiadi di Gibellina (Trapani) diretto da Alfio Scuderi - domani alle 21 - al Baglio di Stefano.
«Una voce, sola, catturata da un microfono e lanciata nella notte, vaga di ripetitore in ripetitore alla ricerca di orecchie che vogliano ascoltarla. Una voce che si fa corpo per evocare altre voci e altri corpi» si legge nella presentazione dell’opera.
Si tratta di una coraggiosa riscrittura dell’Orestea nella quale Mazzotta dà corpo e voce ai personaggi della celebre tragedia ripercorrendo le vicende precedenti e successive alla guerra più conosciuta e celebrata della storia dell’umanità: la guerra mossa dagli Achei contro la città di Troia.
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