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A Peppino Mazzotta il premio "Le maschere" per "Radio Argo Suite". L'attore e regista cosentino la dedica la vittoria alla madre

Peppino Mazzotta

La Calabria nel cuore. Peppino Mazzotta, attore e regista, s’è aggiudicato il Premio “Le maschere del teatro italiano” nella sezione riservata al miglior interprete di un monologo. L’artista, originario di Domanico (Cosenza) è stato preferito a Umberto Orsini e Luigi Lo Cascio per la interpretazione resa nell’opera “Radio Argo Suite” di cui è regista, prodotta dalla compagnia “Teatro Rossosimona” di Rende, guidata da Lindo Nudo su un testo scritto dal drammaturgo napoletano Igor Esposito.

Mazzotta ha dedicato la vittoria alla madre, Iolanda Provenzano, scomparsa pochi mesi fa. «Dedico questo premio a mia madre che per pochissimo non ha potuto vedere questa serata... magari la sta vedendo da qualche punto di vista sconosciuto. Mia madre sta in scena con me in questo spettacolo, perché è uno spettacolo che parla di madri, di figli, e pure di guerra perché racconta del più famoso conflitto combattuto nell’antichità, quello scoppiato tra i greci e i troiani. «Ogni sera- ha aggiunto l’attore- lo faccio nella speranza che prima o poi l’umanità si affranchi dall’idea che i conflitti si debbano risolvere sempre con la violenza della guerra».

La cerimonia di premiazione tenuta nello storico Teatro Argentina di Roma è stata presentata da Tullio Solenghi. Nelle diverse sezioni questi i riconoscimenti assegnati: per la Miglior regia a Peter Stein; per il Miglior spettacolo di prosa a Gabriele Lavia con “Come tremano le cose riflesse nell’acqua”; per il teatro a Maria Paiato per “Boston Marriage”.

Come migliori attori non protagonisti sono stati premiati Giovanni Crippa per “De Gasperi: l’Europa brucia” e Manuela Mandracchia per “Agosto a Osage County”. Il riconoscimento come miglior attore emergente è stato conferito a Giovanni Cannata per l’interpretazione resa in “Come tremano le cose riflesse nell’acqua”; come migliori scenografi sono stati premiati Marco Rossi e Francesca Sgariboldi per “L’albergo dei poveri”; miglior costumista è stata ritenuta Marta Crisolini Malatesta per “Anna Karenina”; il premio per le migliori musiche è stato assegnato al palermitano Giovanni Sollima per “Aiace” mentre nella veste di migliore autore di novità italiana è stato premiato Angela Demattè per “De Gasperi: l’Europa brucia”. Riconoscimento, infine, per le migliori luci a Gaeta La Mela di Adrano (Catania) per “Esercizi di stile”.

Il Premio che è giunto alla sua ventunesima edizione nel mondo teatrale italiano è ritenuto di grande importanza.

Tornando a Peppino Mazzotta occorre ricordare che è stato co-protagonista della serie “Il commissario Montalbano” insieme con Luca Zingaretti nel ruolo dell’ispettore Fazio. La circostanza artistica l’ha reso noto al grande pubblico anche se Mazzotta in questi anni è stato impegnato al cinema, in tv e in teatro con molti altri importanti progetti.

 

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