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Rende, la “Stancati” “va in Antartide” adottata dalla base antartica Mario Zucchelli

Esperienza unica per gli alunni delle classi 2^B e 5^E della scuola primaria “G. Stancati”, che, grazie al progetto AUSDA-Adotta una scuola dall'Antartide, promosso dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) e dal PNRA (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide), hanno vissuto un’avventura eccezionale.
La curiosità degli alunni verso le attività di ricerca italiane in Antartide è iniziata nel mese di settembre quando il papà di un nostro allievo, ricercatore in partenza per l’Antartide, ci ha illustrato le attività della Stazione. Da quel giorno tutti a documentarsi in attesa del tanto atteso collegamento diretto con la base Antartica Mario Zucchelli e con i membri italiani della spedizione. E così, il 14 gennaio 2025, in collegamento diretto con la base in Antartide, i bambini della “Stancati” hanno dialogato con con i ricercatori che operano in uno degli ambienti più affascinanti del nostro pianeta: l’Antartide. L’incontro è stato la base per iniziare un approccio educativo volto ad avvicinare gli alunni al mondo della scienza, della ricerca e dell’ambiente, con un focus particolare sul Polo Sud e sulle attività che si svolgono presso la Base Mario Zucchelli. Si è trattato di un'esperienza unica in cui è stato possibile scoprire in diretta come si lavora e si fa ricerca in una base Antartica anche attraverso nozioni di geografia, scienza e tecnologia, durante la quale gli alunni hanno potuto chiarire dubbi e soddisfare curiosità, chiedendo lumi direttamente ai ricercatori coinvolti nella spedizione ed al personale logistico dell'ENEA.
Dopo una breve presentazione della Base da parte dei ricercatori e una vista “in diretta” sull’Antartide, gli alunni hanno posto varie domande sulle condizioni di vita, sulle attività di ricerca e sui cambiamenti climatici. Tra le curiosità emerse, gli alunni hanno chiesto come vivono i ricercatori nell’ambiente antartico, quali animali si possano incontrare e che tipo di vegetazione è presente. I tecnici hanno risposto con entusiasmo, raccontando le difficoltà e le soddisfazioni di vivere e lavorare in un luogo così speciale. La videoconferenza è stata un momento di grande interesse e arricchimento per gli alunni, che hanno avuto l'opportunità di entrare in contatto diretto con un angolo remoto del nostro pianeta. La curiosità e l'entusiasmo dei bambini, anche dei più piccoli, sono stati evidenti durante tutto l'incontro e molti di loro hanno espresso il desiderio di approfondire i temi legati all'ambiente e alla ricerca scientifica.

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