I sindaci della valle del Trionto e del basso Jonio cosentino si sono riuniti presso il palateatro comunale di Mirto per affrontare e discutere della vertenza lavorativa degli ex Lsu-Lpu. Dall’incontro è emerso il bisogno oggettivo di lanciare una proposta forte, autorevole e con l’unica grande voce del territorio. Gli amministratori locali si sono impegnati a portare all’approvazione dei rispettivi Consigli comunali, entro i prossimi dieci giorni, una delibera che impegna la Regione e il Governo a superare la fase di stallo contrattuale che tiene appesi a un filo le sorti di 5 mila lavoratori in Calabria, di cui solo 300 in questo comprensorio. All’incontro, convocato dal sindaco di Crosia nonché assessore provinciale al Bilancio e componente del Consiglio regionale delle Autonomie locali, Antonio Russo, hanno partecipato anche i primi cittadini di Caloveto, Umberto Mazza, di Cropalati, Luigi Lettieri, di Campana, Agostino Chiarello, di Longobucco, Giovanni Pirillo, il vicesindaco di Calopezzati, Pasquale Pedace il segretario confederale comprensoriale Cgil, Andrea Ferrone, e il segretario della Nidil-Cgil Angelo Castellano. «Siamo convenuti - ha commentato il sindaco Russo - su una proposta unitaria che si concretizzerà nell’elaborazione di uno schema di delibera che sarà sottoposto all’attenzione di tutti i Consigli comunali del territorio del medio-basso Jonio cosentino e della Valle del Trionto. È ovvio che la nostra proposta coinvolge e sarà avanzata anche alla vicina città di Corigliano-Rossano che, pur essendo in regime commissariale, vive in modo forte la vertenza dei precari ex Lsu-Lpu avendone in organico ben 150 unità». Il sindaco, inoltre, ha precisato che «l’obiettivo condiviso da tutti i colleghi presenti è chiedere al Governo centrale, anche attraverso il supporto deciso della Regione Calabria a cui è in capo il contratto di lavoro di questi lavoratori, di mettere i Comuni calabresi nelle condizioni di deroga alle leggi e alle normative vigenti per provvedere all’assunzione di questo personale che ormai da oltre quindici anni è al servizio dei municipi». Per di più insieme a questo «anche di fornire agli Enti locali interessati le giuste risorse economiche che possano servire a ri-programmare il bilancio per questo personale e accompagnarlo al pensionamento». Questa, in via generale, la misura deliberativa che l’assemblea dei Sindaci, riunitasi a mirto prospetterà ai Consigli comunali del territorio. «Crediamo sia l’unica via possibile – ha concluso Russo - anche perché, diversamente, il prossimo 31 dicembre, termine di scadenza dei contratti di lavoro, i Comuni rischieranno di rimanere svuotati dell’organico e di non poter più garantire i servizi».